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UN MESSAGGIO DI PACE PER PAPA FRANCESCO

UN MESSAGGIO DI PACE PER PAPA FRANCESCO

«Domani parto per l'Italia e lunedì avremo l'udienza con Papa Francesco», ci ha detto la scorsa settimana una delle volontarie che il sabato ci accompagna durante la visita ai villaggi beduini. In un villaggio, le donne ricamano bellissime sciarpe con i tradizionali tessuti beduini. In un altro, le donne realizzano centrini con la parola pace scritta in tre lingue: ebraico, arabo e inglese. In ognuno dei villaggi ci aspetta già un folto gruppo di ragazzi e ragazze.

Con loro svolgiamo attività didattiche, giochiamo e insegniamo inglese. Una volta arrivate abbiamo condiviso la bella notizia con i gruppi di donne: una nostra amica si recherà in Italia con una delegazione francescana della Terra Santa e incontrerà il Papa. I beduini sanno chi è Papa Francesco e hanno chiesto alla nostra amica di dirgli di non dimenticarsi di loro.

“Lo conosco, si veste di bianco e benedice” ci ha detto un bambino facendo un gesto con la mano.

La nostra amica Daniela porterà al Papa uno dei centrini ricamati con la parola pace scritta nelle tre lingue.

In un altro villaggio, le donne ci hanno chiesto: “Se mandiamo un piccolo messaggio, lo accetterà? Capisce l'arabo?”.

“Il Papa ha qualcuno che gli fa la traduzione” gli abbiamo risposto.

 

E così senza ulteriori indugi, hanno preso un pezzo di carta e hanno cominciato a scrivere un messaggio al Papa; chi dettava, chi scriveva… erano tutte lì, partecipavano, emozionate che le loro parole, il loro messaggio venisse letto dal Papa. Un messaggio semplice, spontaneo, pieno di speranza. Si sente che in ogni persona c'è un calore e un desiderio di bene per il Papa. Sono musulmani e la loro gioia e la loro speranza è genuina, vogliono che la Chiesa parli a favore della pace e continui ad essere presente con gesti concreti di solidarietà.