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PROGETTO MULTI-CONGREGAZIONALE DI RICERCA

PROGETTO MULTI-CONGREGAZIONALE DI RICERCA

Vi condividiamo una delle esperienze che abbiamo vissuto come Fondazione con il coinvolgimento delle Suore Missionarie Comboniane che vivono in Perù e Sudan. È la prima esperienza che viviamo di questo tipo ed è stata così ricca che tutti coloro che hanno partecipato desiderano continuare con questa collaborazione che ci ha messo in ascolto profondo con la gente. 

Si tratta di una ricerca di 4 Congregazioni religiose femminili nei paesi del Sud del mondo: Sud Sudan, Kenya, India, Nepal, Perù e Ecuador

La ricerca è stata presentata in un evento lo scorso 7 dicembre presso la UISG

 

Più di 111 milioni di studenti hanno abbandonato le scuole nei Paesi in via di sviluppo. È successo a partire da marzo 2020, da quando nel mondo si è abbattuto il Covid-19. Gli effetti negativi della pandemia hanno colpito con diversa intensità le persone: le fasce sociali più deboli hanno pagato il conto più alto, così come i paesi più vulnerabili. Ecco che quattro congregazioni internazionali religiose femminili si sono poste un obiettivo, proprio durante questa situazione critica senza precedenti: proteggere i più i deboli, tutelarli e garantire i diritti soprattutto di donne, giovani e bambini.  

Questa la missione quotidiana delle Suore Missionarie CombonianeSuore del Buon Pastore, Suore Salesiane e Suore di Nostra Signora delle Missioni, da sempre in prima linea nella promozione dei diritti umani nei paesi del Sud del mondo. Il frutto di questo impegno costante, continuato anche durante la pandemia, per ridurre l’impatto sociale e educativo in particolare sulle ragazze dai 10 ai 20 anni, è stato riportato nel report How are the Girls? A study on the Rights of Girls in six countries during the Covid-19 Pandemic”

 

Le quattro congregazioni, per un anno, hanno raccolto dati in sei paesi per studiare proprio gli effetti dell’impatto del Covid-19 sulle condizioni di vita e sul rispetto dei diritti delle ragazze di alcune comunità tra le più vulnerabili in Kenya, Sud Sudan, India, Nepal, Ecuador e Perù.  

Anche prima della pandemia, l'integrazione sociale ed economica dei giovani nei paesi più fragili rappresentava una sfida continua. Oggi, sono ancora  le ragazze a  rischiare di subire irreversibilmente gli impatti più gravi dell’emergenza sanitaria. La chiusura delle scuole e il passaggio all'apprendimento online hanno aggravato le disuguaglianze tra i più privilegiati e i più vulnerabili. È stato stimato che le chiusure e le restrizioni abbiano costretto milioni di ragazze nei Paesi meno sviluppati a lasciare la scuola da marzo del 2020 e moltissime di loro non ne hanno mai fatto ritorno, esponendole al rischio di matrimoni precoci e di altre forme di violenza e sfruttamento. 

 

I risultati che sono emersi dalla ricerca, coordinata da un team di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, guidato dal Prof. Maurizio Franzini, direttore della Scuola di Dottorato in Economia della Sapienza, e supportata dall’esperta di diritti delle ragazze, Mathilde Gutzenberger, sono stati fondamentali per orientare i futuri programmi delle congregazioni religiose coinvolte, soprattutto nel campo dell’educazione e della protezione e promozione dei diritti delle bambine e ragazze.  

Questo lavoro di ricerca è un primo importante passo verso la creazione di un osservatorio permanente e sistematico per monitorare la situazione delle fasce più vulnerabili e spesso marginalizzate della popolazione, come le ragazze, e per portare all’attenzione della società importanti questioni umanitarie. Obiettivo di questa iniziativa è infatti anche quello di sviluppare e rafforzare le azioni di advocacy congiunte tra le Congregazioni femminili nel campo dell'educazione e della protezione delle ragazze, al fine di aumentare la loro influenza sulle politiche pubbliche. 

 

Puoi consultare qui il Report della Ricerca

 

Hanno parlato di noi:

Vatican News

La Repubblica

Corriere di Roma