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OLTRE I PROPRI LIMITI

OLTRE I PROPRI LIMITI

Verso la fine del 2021 una giovane ha bussato alla porta della Casa Sociale San Daniele Comboni: Luzolo Matondo Renedi.

Mentre camminava per il quartiere di Kimbondo, aveva osservato un gruppo di giovani che entravano e uscivano dal nostro cancello, come se uscissero per andare a scuola. Renedi vide che erano sempre piene di gioia, quindi le fermò e domandò loro cosa stessero facendo e che casa era quella da cui erano uscite.

Le ragazze le dissero: “Quella è la Casa Sociale San Daniele Comboni, qui siamo guidate per apprendere una professione e riceviamo una formazione per la nostra vita”.

Renedi si mostrò subito molto interessata e decise di andare a parlare con le sorelle, le quali notarono subito che aveva un serio problema di dizione: balbettava molto forte al punto da stringere la bocca e il viso per riuscire a pronunciare una frase e davanti agli estranei la sua difficoltà peggiorava ancora di più. Renedi però era pieno di speranza e di coraggio e chiese di essere accolta nella Casa Sociale.

Dopo l'iter procedurale, una visita alla famiglia per conoscere le sue reali condizioni di vita e per valutare le esigenze della ragazza, Renedi è stata accolta, ha scelto di frequentare il corso di taglio e cucito e ha iniziato la sua formazione.

 

Le difficoltà di Renedi erano però molto evidenti: oltre alla balbuzie doveva fare i conti con un livello di francese molto basso dato che non aveva completato la scuola primaria; ma attraverso il corso di alfabetizzazione offerto all’interno della casa piano piano è riuscita a migliorare.

Ma i problemi di Renedi non erano ancora finiti e la ragazza ha dovuto superare una sfida ancora più grande. Al quarto mese nella Casa Sociale, Renedi cominciò a lamentare febbre e malessere, come se avesse una forte influenza. L'infermiera responsabile è intervenuta rapidamente con i farmaci, ma i sintomi non accennavano a scomparire.

Così la sorella ha deciso di accompagnare la ragazza al centro sanitario per effettuare esami più completi. Gli esami purtroppo hanno evidenziato qualcosa di più grave di una semplice influenza: la diagnosi avrebbe richiesto un lungo tempo di cura. Renedi era preoccupata, ma le sorelle l’hanno rassicurata che una volta guarita sarebbe potuta tornare al centro: loro l’avrebbero aspettata.

La battaglia contro la malattia è stata lunga, ma Renedi non si è arresa e dopo essere stata dimessa dai medici, il 2 agosto del 2023 è tornate al Centro Sociale, con ancora più coraggio e voglia di lavorare.

Oggi Renedi ha terminato la sua formazione, ha completato uno stage di 3 mesi in un laboratorio e ha aperto il proprio laboratorio sartoriale… dimostrando che con la forza di volontà è possibile andare oltre i propri limiti.