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COME UNA GRANDE FAMIGLIA

COME UNA GRANDE FAMIGLIA

Carissimi amici,

vorrei condividere con voi alcune delle nostre iniziative mentre i bambini sono occupati nelle loro attività scolastiche. Noi stiamo bene e lavoriamo con gioia e piacere con i bambini e i ragazzi dei quali ci prendiamo cura. I bambini sordomuti, ormai al secondo trimestre della scuola elementare per disabili, hanno già cambiato l’espressione del loro viso. Il loro volto un tempo timido e segnato dalla paura dell’incognito, ora è rilassato, sereno; giocano e frequentano le lezioni del linguaggio dei segni con molta attenzione.

I bambini sordomuti al momento sono 190, suddivisi in 2 scuole. Li guardiamo con gioia quando li andiamo a trovare e notiamo la loro trasformazione. Crediamo davvero che ci sarà un futuro sereno per questi piccoli e giovani e che si inseriranno bene nella società.

Carissimi, immagino vi ricordiate che ogni tanto, nelle mie lettere, vi scrivevo della piccola Mercy che aveva il padre in prigione perché era stato coinvolto in un incidente stradale mortale. In tutto questo tempo nessuno gli ha fatto causa, ma lui non aveva soldi per pagare l’avvocato e uscire di prigione.

Ora dopo 9 anni l’hanno scarcerato per scadenza dei termini. Il signor Bosco è venuto a salutarci qualche giorno fa con sua figlia Mercy e a ringraziarci per tutte le volte che l’abbiamo portata da lui in prigione. Gli abbiamo chiesto in che condizioni aveva trovato la sua casa dopo anni di abbandono e lui ci ha detto che le termiti avevano rovinato tutto il tetto, ma che le mura di fango erano ancora in buon stato. Così, gli abbiamo dato qualche soldino per comperarsi la paglia e il bambù per riparare il tetto.

Dopo una settimana siamo andati a trovarlo: il tetto era quasi finito e il vicino stava impastando i mattoni per fare una capanna per sua figlia perché ormai sta diventando un’adolescente e il costume locale vuole che abbia una capanna a sé. La piccola famiglia si sta ricostruendo dopo anni di separazione… ed è bellissimo.

Abbiamo aiutato il papà di Mercy anche ad aprire un piccolo centro per la ricarica dei cellulari con l’energia solare. Nel suo villaggio non c’è l’elettricità, quindi sono tutti contenti. Questo gli permetterà di guadagnarsi da vivere e avere finalmente una vita serena.

Alla nonna del piccolo Natan, che vive con altri 12 nipotini orfani, abbiamo invece consegnato una capretta come aiuto alla sua famigliola.

Ora i bambini vanno a scuola e non si sentono più messi da parte, sono felici di essere come tutti I loro compagni. Ma la famigliola è comunque troppo grande per i nonni anziani, e così abbiamo pensato ad un aiuto più efficiente.

Ronald, il figlio minore di questi anziani, ha 20 anni, e desiderava moltissimo imparare un mestiere che lo potesse aiutare ad essere un sostegno per la sua famiglia e per se stesso. Nella sua zona non ci sono barbieri… così la scelta si è indirizzata in quella direzione. Il corso è breve, in pochi mesi si impara ad essere un barbiere ed subito si è pronti per il lavoro.

Grazie agli aiuti che riceviamo attraverso la Fondazione riusciamo a portare avanti un piccolo progetto a sostegno delle scuole artigianali. Ronal ha finito la scuola 3 mesi fa ed è già al lavoro con tutto l’occorrente necessario per le zone rurali.

Insomma non c’è monotonia nella nostra vita missionaria, anzi…

Una settimana fa è stata la festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Benedetto sia il mistero della Redenzione, per il quale siamo stati resi tutti figli e fratelli! Veramente io qui ho molti Fratelli e Sorelle di tutte le età.

Quando passo vicino ad un anziano, qua si usa dire gentilmente “buongiorno papà” e lui risponde cortesemente “Buon giorno figlia mia…”

Davvero la nostra fede ci rende una grande Famiglia.

Carissimi, preghiamo che la Croce di Gesù illumini le tenebre di coloro che fomentano il male e la guerra e porti la tanto desiderata Pace. Un caro saluto a tutti voi che aiutate il nostro popolo, Che Dio vi benedica.

 

Con affetto e riconoscenza

Sr. Maria Marrone