MEX 08 - AL FIANCO DELLE DONNE MIGRANTI DI TAPACHULA
Dove si realizza
Il confine meridionale del Messico è pieno di sogni, incubi e realtà per tante donne, uomini, bambini, adolescenti e giovani che ogni giorno attraversano questi luoghi. Tapachula, nella regione del Chiapas, è una delle più importanti città di confine del Messico meridionale, luogo conosciuto da molti migranti provenienti dal Centro America, dai Caraibi, dal Sud America e da nazionalità extra-continentali (africani, asiatici).
Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), nel 2019 il Messico ha registrato l'arrivo di oltre 450.000 persone, che hanno attraversato il confine tra quel paese e il Guatemala per chiedere asilo o proseguire nel loro cammino verso gli Stati Uniti; la maggior parte di loro sono famiglie intere giovani uomini e donne con bambini in fuga da situazioni di violenza, oppressione, povertà e persecuzione da parte dei propri governi o crimine organizzato.
In questa realtà, noi suore comboniane viviamo come comunità mettendoci in cammino con i migranti che incontriamo nelle varie case di accoglienza con le quali collaboriamo, mettendo a disposizione il nostro tempo nell’ascolto personale e di gruppo, lavorando in particolare con le donne, le giovani e gli adolescenti.
Descrizione del progetto
Il progetto si sviluppa attraverso l’ascolto personale delle donne affinché si sentano accolte e accompagnate mentre realizzano i loro processi migratori, offrendo loro spazi di informazione e formazione umana e spirituale.
Nello specifico, due volte a settimana, vengono offerti i seguenti contenuti:
- Laboratori di ascolto di gruppo, dove queste donne possono trovare uno spazio sicuro e di fiducia in cui raccontare la propria storia personale e ciò che portano nel cuore: i desideri, le gioie e le sofferenze della loro traversata
- Workshop di formazione umana, conoscenza e valorizzazione personale, conoscenza dei diritti umani, ecc.
- Spazi di spiritualità ecumenica ed interreligiosa di incontro con Dio.
- Momenti di informazione sui processi migratori e sui possibili pericoli del loro percorso.
- Terapia occupazionale con finalità terapeutiche attraverso laboratori di piccoli lavori manuali.
Questo approccio integrale, attraverso l’accoglienza, l’ascolto personale, gli incontri di gruppo, la formazione e i lavori manuali, è un processo creativo che aiuta le donne e le giovani che vi partecipano a fidarsi delle proprie emozioni e dei propri sentimenti, accogliendoli in un contesto di fiducia e di rispetto della diversità di espressione.
Attraverso questo processo, è possibile creare un ponte tra ciò che hanno dentro e quello che compone la realtà esterna, armonizzando entrambe le dimensioni per vivere il tempo dell’attesa con più consapevolezza e riconoscimento di sé stesse, sia in relazione alla realtà che le circonda che alle persone con le quali si rapportano.
Obiettivi
- Creare nelle donne consapevolezza del proprio vissuto, accogliendo le proprie emozioni e i propri sentimenti
- Rafforzare l'autostima e la speranza delle donne coinvolte attraverso una terapia occupazionale con finalità terapeutiche
Beneficiari
Diretti: 1.440 migranti, in maggioranza donne, suddivise in gruppi settimanali di 15 persone.
Indiretti: le famiglie e la comunità di accoglienza
Sorella referente: Sr. Marisela de los Santos López
Project's costs