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PICCOLE FIAMMELLE DI SPERANZA

PICCOLE FIAMMELLE DI SPERANZA

Carissimi amici,

come ben sapete, la situazione nel mondo mediorientale è sempre più tragica e precaria. Gli eventi di Gaza, Cisgiordania e del Libano hanno aperto nuove ferite che sembrano cancellare la speranza; anche la Giordania, la cui popolazione è per il 60% palestinese, è seriamente segnata da questa situazione. Per questi popoli un futuro vivibile è ancora invisibile.

Questi eventi hanno peggiorato la già fragile situazione dei Paesi confinanti che si trovano ad affrontare una crisi economica che coinvolge anche la Giordania e che ha messo a dura prova anche il nostro Ospedale.

In tale contesto non possiamo dimenticare la situazione dei rifugiati che rimane critica. Per quanto la situazione in Siria sia mutata non è cambiata l'incertezza che aleggia sul paese e rimane ancora altissimo il numero di rifugiati attualmente presenti in Giordania (si stima che raggiunga la quota di 1 milione). Emarginazione, povertà, difficoltà a provvedere al necessario per vivere e soprattutto ad ottenere cure mediche appropriate, sono solo alcune delle difficoltà che la comunità siriana presente in Giordania incontra tutti i giorni, mentre gli aiuti umanitari diventano sempre più scarsi soprattutto qui al Sud.

I rifugiati che avviciniamo non nascondono la loro fragilità e condividono spesso le loro tristi e sofferte esperienze per poter sopravvivere nella quotidianità. Noi siamo testimoni ogni giorno degli effetti di questa situazione che crea maggiore vulnerabilità soprattutto nel campo della salute: per la maggioranza di loro l’accesso alla sanità è quasi nullo; per mancanza di una copertura sanitaria i rifugiati spesso non ricorrono alle cure necessarie. Aspettano... e molte volte arrivano tardi.

Queste storie sono difficili da raccontare e da ricordare, perché sono la conseguenza delle scelte di tanti paesi che vivono senza dover affrontare sulla loro pelle queste situazioni. Noi possiamo fare poco, ma quel poco continuiamo a farlo. Tenendo aperte le porte del nostro piccolo ospedale, facciamo capire a questi popoli che non sono soli e che non lasceremo spegnere la speranza perché abbiamo una certezza che mantiene una piccola fiammella ancora accesa: la Provvidenza non li abbandonerà e non ci abbandonerà.

 

Sr Adele Brambilla