MEX 09 - INCONTRARTI, ARTE TERAPIA TRA I MIGRANTI
Dove si realizza
Città del Messico è un punto cruciale per le dinamiche migratorie in America Latina, rappresentando un crocevia per migranti provenienti da varie parti del Messico e dall'America Centrale. La città da qualche anno è sia una destinazione per chi cerca opportunità economiche e protezione, sia un punto di transito per chi intende raggiungere il nord del paese. Moltissimi sono i migranti che sostano a Città del Messico aspettando la cosiddetta “cita” (appuntamento) per poter proseguire nel viaggio e presentarsi alla frontiera con i documenti necessari per poter entrare negli Stati Uniti.
Molti migranti sono accampati per strada con tende di fortuna che si sono preparati per proteggersi e avere un riparo, altri sono invece ospitati nelle case di accoglienza, troppo poche per il numero dei migranti presenti a Città del Messico. La popolazione migrante che abita la città è composta per la maggior parte da giovani famiglie con i propri figli, donne sole con bambini, adolescenti e uomini, tutti in fuga da situazioni di violenza, oppressione, povertà e persecuzione da parte dei propri governi o del crimine organizzato che non ha lasciato loro altra alternativa che mettersi in cammino lasciando tutto e migrando verso terre più sicure.
Ogni incontro con i migranti, sia nei vari accampamenti che nelle case di accoglienza con le quali collaboro, mi invita a mettermi in ascolto e a camminare con loro accompagnandoli nei loro processi di crescita integrale, donando il tempo necessario per creare relazioni di fiducia. Questo avviene attraverso incontri individuali e di gruppo in particolare con le donne migranti, attraverso percorsi di integrazione e di terapia di gruppo utilizzando la metodologia del gioco e dell’arte terapia.
Descrizione del progetto
Il progetto si sviluppa attraverso due momenti: il primo è quello del gioco che è una metodologia di integrazione tra i migranti, offrendo loro uno spazio sicuro e inclusivo dove persone di diverse culture, lingue ed esperienze possono connettersi, esprimersi e costruire relazioni positive.
Questo primo momento facilita il superamento delle barriere, valorizza le differenze, costruisce relazioni di fiducia che permettono poi di vivere il secondo momento quello dell’arteterapia di gruppo, dove ogni componente è chiamato a utilizzare vari materiali e tecniche artistiche per realizzare il proprio lavoro. Ogni persona entra in contatto con se stessa e comunica attraverso il lavoro artistico il suo stato di animo, le sue emozioni, i suoi sogni, le sue paure e quanto vissuto lungo il percorso migratorio fino ad arrivare a Città del Messico.
Questo processo artistico e creativo aiuta le donne a fidarsi delle proprie emozioni e sentimenti, a liberarsi dai pesi di cui si erano fatte carico per tanto tempo e riescono senza troppe parole a condividere la propria storia in un contesto di fiducia reciproca e di accoglienza della diversità di espressione.
L’arteterapia fornisce l’opportunità per una comunicazione non verbale e dà la possibilità di esprimere le proprie emozioni, sentimenti, ferite e delusioni. Attraverso forme e colori è possibile creare una connessione tra ciò che hanno dentro e quello che compone la realtà esterna, armonizzando entrambe le dimensioni per vivere il tempo dell’attesa e di sosta con più consapevolezza e riconoscimento di se stesse in relazione con la realtà che le circonda e con un future incerto che le aspetta.
Il progetto si realizza nelle case di accoglienza di alcuni quartieri di Città del Messico. Le donne coinvolte vengono suddivise in sei gruppi giornalieri di 12/14 persone che si riuniscono 3 volte alla settimana. Ogni sessione dura 3 ore. Il gruppo delle donne coinvolte nell’attività hanno dai 20 ai 40 anni.
Obiettivi
- Permettere alle donne, attraverso l’arteterapia l’elaborazione del trauma e la riduzione dello stress e dell'ansia
- Creare nelle donne consapevolezza del proprio vissuto, accogliendo le proprie emozioni e i propri sentimenti
- Aumentare il benessere fico e mentale delle donne coinvolte
- Rafforzare l'autostima e la speranza delle donne
- Creare ponti di dialogo e di pace con la comunità locale
Beneficiari
Diretti: 1.000 donne migranti
Indiretti: le famiglie e la comunità locale
Sorella referente: sr Kathia Di Serio
Costi del progetto