UG 26 - SOSTENERE UN FUTURO DIGNITOSO
Dove si realizza
Il progetto si realizza nel Nord Uganda e precisamente a Gulu e dintorni. La popolazione qui residente ha vissuto decenni di “persecuzione” e guerra, interrotta per poco tempo, all’inizio degli anni ottanta. Poi la pandemia HIV/AIDS ha riversato la popolazione in una situazione si vulnerabilità incredibile caratterizzata da un’alta mortalità e di conseguenza da tantissimi bambini rimasti orfani. A questo si è unita negli anni successivi la guerriglia guidata da Joseph Kony.
Questo ha portato a situazioni di violenza, soprusi, torture, distruzione di massa e rapimenti di bambini volti a diventare soldati (i maschietti) e schiave sessuali (le femminucce), senza precedenti. Gli anni recenti del lockdown a causa del Covid hanno esacerbato una situazione sociale già complessa e complicata. Con le scuole chiuse per quasi due anni e le piccole attività economiche ferme, le condizioni finanziarie delle famiglie sono peggiorate e si è registrato un aumento dei ragazzi/ragazze di strada che trovano nei coetanei la sicurezza e il supporto venuto meno nei nuclei di appartenenza.
Si è assistito altresì ad un aumento esponenziale delle gravidanze tra le adolescenti, matrimoni precoci e abbandono scolastico.
Descrizione del progetto
Nel Nord Uganda, nel contesto del dopoguerra, le dinamiche familiari hanno una grande influenza sulla vita dei giovani sia per quanto riguarda le opportunità educative che economiche. Molti giovani si trovano costretti ad affrontare le "emergenze" a livello familiare ed assumersi responsabilità anche in tenera età. La separazione o il divorzio, una morte improvvisa, seri problemi di salute o la perdita di lavoro dei genitori hanno un impatto negativo sulla vita dei giovani (soprattutto i primogeniti maschi) a cui viene richiesto di contribuire al sostentamento del nucleo familiare. Soprattutto nel caso di separazioni e divorzi sono le madri a subire le conseguenze della fine del matrimonio: difficoltà nell’accesso alla terra, necessità di pagare un affitto e bisogni primari da espletare senza poter contare su un lavoro sicuro e duraturo.
La prima conseguenza in queste situazioni è l’abbandono scolastico: le tasse e le richieste supplementari delle scuole diventano proibitive e i ragazzi devono rinunciare a continuare gli studi per dedicarsi a lavori occasionali per portare cibo a casa e supportare le madri e i fratelli più piccoli. Il peso delle responsabilità precoci, la frustrazione per dover rinunciare a progetti e speranze in un futuro migliore, l’assenza di figure di riferimento e di un supporto materiale e morale espongono questi giovani al rischio concreto di “perdersi”: spesso i ragazzi e le ragazze infatti decidono di abbandonare il nucleo familiare per vivere in strada assieme a bande di coetanei oppure iniziano ad abusare di alcool e droghe, entrano nel giro della prostituzione diventando anche violenti e pericolosi per la famiglia e la comunità. Ne abbiamo esperienza diretta grazie ad un progetto che è stato avviato nel 2021 e che mira a reintegrare ragazzi/ragazze di strade attraverso un percorso di accompagnamento e riabilitazione che culmina nel supporto scolastico per frequentare corsi professionalizzanti al fine di imparare un mestiere e avviare una piccola attività. Ad oggi sono circa un centinaio i giovani che abbiamo seguito e altrettanti sono già in lista. Il lavoro di monitoraggio e costante connessione con la comunità e le autorità locali ci conferma però che, mentre da un lato è importante agire sulla devianza, dall’altro è fondamentale agire anche sulla prevenzione.
In linea con questa problematica, il progetto intende quindi supportare 10 ragazzi considerati “a rischio” attraverso un corso di formazione professionale e la consegna di un kit lavoro utile per avviare delle attività generatrici di reddito che possano renderli indipendenti nel tempo e contribuire al sostentamento delle famiglie. Durante l’anno di implementazione i ragazzi riceveranno un supporto alimentare per l’intero nucleo familiare di appartenenza e la copertura per le spese mediche. Questo supporto aggiuntivo permetterà ai giovani di concentrarsi sulle attività formazione e successivo avvio di un piccolo business senza la preoccupazione di dover provvedere al supporto diretto degli altri membri della famiglia. Le storie dei giovani inseriti nel progetto, accuratamente raccolte dal nostro personale, saranno condivise nella fase preliminare dell’implementazione e aggiornate al completamento delle attività.
Obiettivi
- Supportare la formazione e l’avvio di una piccola attività di un gruppo di 10 ragazzi e ragazze “a rischio” restituendo loro indipendenza, dignità e fiducia nel futuro
Beneficiari
Diretti: un gruppo di 10 ragazze e ragazzi
Indiretti: le famiglie e la società intera
Sorella referente: Suor Giovanna Calabria
Costi del progetto