UG 02 - RINASCE LA SPERANZA
Dove si realizza
Il progetto si realizza nel Nord Uganda e precisamente a Gulu e dintorni. La popolazione qui residente ha vissuto decenni di “persecuzione” e guerra, interrotta per poco tempo, all’inizio degli anni Ottanta. Poi la pandemia HIV/AIDS ha riversato la popolazione in una situazione di vulnerabilità incredibile caratterizzata da un’alta mortalità e di conseguenza da tantissimi bambini rimasti orfani. A questo si è unita negli anni successivi la guerriglia guidata da Joseph Kony.
Questo ha portato a situazioni di violenza, soprusi, torture, distruzione di massa e rapimenti di bambini volti a diventare soldati (i maschietti) e schiave sessuali (le femminucce), senza precedenti. Gli anni recenti del lockdown a causa del Covid hanno esacerbato una situazione sociale già complessa e complicata. Con le scuole chiuse per quasi due anni e le piccole attività economiche ferme, le condizioni finanziarie delle famiglie sono peggiorate e si è registrato un aumento dei ragazzi/ragazze di strada che trovano nei coetanei la sicurezza e il supporto venuto meno nei nuclei di appartenenza.
Descrizione del progetto
Il presente progetto mira a continuare a promuovere l’inizio di una vita normale e sostenibile di 40 donne, ritornate dopo una esperienza traumatica nelle mani dei ribelli. Rapite all’età di 8 – 12 anni, hanno sperimentato violenza, stupro, fame, degrado e percosse per diversi anni. Molte di loro sono decedute a causa di tutto questo durate gli anni di prigionia. Le più “fortunate” – se così si può dire - sono riuscite a fuggire, ma una volta tornate nei loro villaggi di origine non sono state riaccolte perché forzate dai ribelli a rubare e ad uccidere e questa stigmatizzazione le ha altamente debilitate.
Ad oggi, con il vostro aiuto, siamo riuscite ad aiutare oltre 220 donne residenti nei dintorni di Gulu City; da oltre due anni identifichiamo e aiutiamo donne che hanno fatto la stessa esperienza e che vivono in villaggi più remoti. Molte sono ancora coloro che chiedono l’aiuto per iniziare una piccola attività e riprendere a vivere normalmente prendendosi cura anche dei figli avuti con i ribelli. Noi Comboniane abbiamo cercato per quanto possibile di essere accanto a loro, ascoltarle, accompagnarle in un percorso di recupero, ricostruendo innanzitutto il tessuto umano, psicologico, ridando speranza e fiducia. Le aiutiamo anche in un percorso di riabilitazione economica per renderle autrici del proprio sostentamento e di quello dei loro figli, avviandole ad iniziare delle piccole attività.
Obiettivi
- Riabilitare economicamente un gruppo di 40 donne reduci dalla "prigionia" con i ribelli
- Restituire loro indipendenza, dignità e fiducia nel futuro
- Permettere ai figli di queste donne di crescere in un ambiente sano e sicuro
Beneficiari
Diretti: 40 donne reduci dalla "prigionia" con i ribelli
Indiretti: i loro bambini, le famiglie e la società intera
Sorella referente: Suor Giovanna Calabria
Costi del progetto