UG 02 - MAMME INDIPENDENTI, BAMBINI SERENI
Dove si realizza
Il progetto si realizza nel Nord Uganda e precisamente a Gulu e dintorni. La popolazione qui residente ha vissuto decenni di “persecuzione” e guerra, interrotta per poco tempo, all’inizio degli anni Ottanta. Poi la pandemia HIV/AIDS ha riversato la popolazione in una situazione di vulnerabilità incredibile caratterizzata da un’alta mortalità e di conseguenza da tantissimi bambini rimasti orfani. A questo si è unita negli anni successivi la guerriglia guidata da Joseph Kony.
Questo ha portato a situazioni di violenza, soprusi, torture, distruzione di massa e rapimenti di bambini volti a diventare soldati (i maschietti) e schiave sessuali (le femminucce), senza precedenti. Gli anni recenti del lockdown a causa del Covid hanno esacerbato una situazione sociale già complessa e complicata. Con le scuole chiuse per quasi due anni e le piccole attività economiche ferme, le condizioni finanziarie delle famiglie sono peggiorate e si è registrato un aumento dei ragazzi/ragazze di strada che trovano nei coetanei la sicurezza e il supporto venuto meno nei nuclei di appartenenza.
Descrizione del progetto
Questa idea progettuale nasce come una costola del progetto avviato lo scorso anno a supporto di ragazzi/ragazze di strada. La mia attuale esperienza con i ragazzi/ragazze di strada mi porta a confermare che anche qui, dove da oltre 50 anni sono presente nei vari ministeri, la famiglia è da tempo ammalata, seriamente ammalata e anche la società nel suo insieme. La ricchezza dell’Africa e quindi anche dell’Uganda sono i giovani. La vita è desiderata e accolta; secondo la cultura una donna si sente tale solo se partorisce, un uomo si sente tale solo se ha figli ma poi questa ricchezza e dono che il Signore fa come viene curato, custodito, protetto?
C’è la mancanza di un piano di sostegno a tutti i livelli: economico, sanitario, scolastico, famigliare, per cui crescendo ed entrando nell’adolescenza i giovani si staccano con facilità dalla famiglia per riversarsi in strada formando gangs che per sopravvivere rubano e causano insicurezza. A Gulu il Distretto Governativo locale calcola che almeno 2.000 giovani (ragazzi e ragazze) vivano attualmente in strada. Nell’ultimo periodo è emersa un nuovo e urgente bisogno legato ai bambini nati da ragazzi/ragazze di strada.
Purtroppo spesso manca un serio senso di responsabilità rispetto ai figli: essendo la mamma una ragazza ancora giovanissima e il padre un ragazzo di strada, il/la bimbo/a si trova spesso a dover affrontare sin dalla nascita insicurezza e inaffidabilità, dovuto in particolare alla mancanza di sostegno finanziario dato alla ragazza. Le ragazze che ho avuto modo di incontrare personalmente hanno grandi difficoltà legate alla mancanza di un alloggio stabile, all’assenza di risorse per coprire i bisogni di prima necessità di se stesse e dei bambini.
Questo progetto intende supportare le ragazze con un piccolo capitale iniziale per avviare delle attività generatrici di reddito che possano renderle indipendenti nel tempo. Durante l’anno di implementazione le ragazze e i loro bambini riceveranno un supporto alimentare, la copertura per le spese mediche e per l’acquisto di vestiario. Questo supporto aggiuntivo permetterà alle giovani madri di concentrarsi sulle attività economiche avviate e di reinvestire parte del profitto generato in modo da ottimizzare l’impatto dell’aiuto.
Obiettivi
- Riabilitare economicamente un gruppo di 30 donne reduci dalla "prigionia" con i ribelli e 18 mamme vulnerabili
- Restituire loro indipendenza, dignità e fiducia nel futuro
- Permettere ai figli di queste donne di crescere in un ambiente sano e sicuro
Beneficiari
Diretti: 30 donne reduci dalla "prigionia" con i ribelli e 18 madri vulnerabili
Indiretti: i loro bambini, le famiglie e la società intera
Sorella referente: Suor Giovanna Calabria
Costi del progetto