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SSD 10 - EMERGENZA PROFUGHI

nazione
Sud Sudan
durata
12 mesi
ambito
Emergenza
completo
No
budget
20000 € / Mancanti 11700 €
SSD 10 - EMERGENZA PROFUGHI

Dove si realizza

Dallo scoppio della guerra in Sudan, nell’aprile 2023, più di 600.000 cittadini sud sudanesi che erano rifugiati in Sudan sono stati costretti a rientrare nel loro Paese a causa della violenza e dell’insicurezza nel Paese ospitante. Si tratta di un’emergenza umanitaria di vaste proporzioni che coinvolge le aree dei Monti Nuba (una regione remota e sottosviluppata), di Gidel e le missioni di Malakal e Renk, tutte zone al confine con il Sudan. A questi si aggiungono i profughi del conflitto scoppiato nel 2011 e ancora in corso nei Monti Nuba tra l'SPLM-N e il governo sudanese. Gli accordi di pace (Tumaini Agreement) su cui si era trovato un accordo nel luglio 2025, sono già saltati portando ancor più insicurezza e scontri tra le due maggiori etnie del paese: Nuer e Dinka.

Descrizione del progetto

Con il proseguimento dei bombardamenti in Sudan continuano ad arrivare costantemente sfollati nelle missioni di Malakal, dei Monti Nuba e di Renk, dove le sorelle cercano di fronteggiare l'emergenza in corso. Sono gruppi composti da 2.000/3.000 persone, in fuga dalle violenze e dalla distruzione dei propri villaggi. Si tratta soprattutto di donne e bambini, perché gli uomini sono stati uccisi negli scontri; persone che spesso hanno camminato per quattro giorni, senza cibo né acqua, solo con i vestiti che avevano addosso e pochi averi. Molte mamme lungo la strada hanno perso i bambini più piccoli a causa delle privazioni e dei casi di colera.

Gli sfollati hanno praticamente bisogno di tutto: alimenti, sapone, coperte, zanzariere, vestiti e medicine, anche perché gli aiuti dell'ONU non arrivano fino alle nostre missioni. Far arrivare gli aiuti è sempre molto difficile, sia a causa delle piogge che hanno reso impraticabili le strade che per l'aumento dell'instabilità della regione (forte presenza di bande armate). 

Obiettivi

  • Offrire sostegno umano, materiale e spirituale agli sfollati
  • Migliorare le condizioni alimentari e sanitarie degli sfollati

Beneficiari

Diretti: circa 3.000 sfollati per lo più donne e bambini

 

 

 

Sorella referente: sr Chaiga Anita Cecilia