MOZ 05 - EMERGENZA PROFUGHI
Dove si realizza
In Mozambico, nella zona Nord, nella provincia di Cabo Delgado, dall’inizio del 2020 sono iniziati attacchi terroristi di gruppi jhadisti a vari villaggi e città, che hanno costretto migliaia di famiglie ad abbandonare le loro case, i loro campi o piccole attività commerciali. Le famiglie in fuga raccontano di atrocità, di uccisioni e rapimenti.
Le famiglie che sono fuggite dalle loro terre si sono riversate nelle zone di Nampula, Balama e altri distretti, cercando inizialmente rifugio presso famigliari o conoscenti. In un secondo tempo, il Governo ha predisposto dei campi di accoglienza dove tutte le famiglie sono state invitate a stabilirsi per poter avere una capanna (all’inizio erano tende) e una certa quantità di cibo che viene distribuita mensilmente.
I campi che ospitano le famiglie sono enormi, con alcuni pozzi per il rifornimento dell’acqua e poche piante per avere ombra. Ogni famiglia ha cercato di organizzarsi alla meglio, migliorando la propria capanna e sfruttando il pezzetto di terra che le viene assegnato con la semina di manioca, verdura, fagioli.
I campi, chiamati di “reinsediamento”, sono distanti dalle città e quindi diventa difficile trovare qualche lavoro o piccolo commercio, se non all’interno del campo stesso. Le famiglie che avevano trovato grande ospitalità da parenti o conoscenti, passato un anno circa, sono diventate un peso per chi le ha ospitate (in genere famiglie con poche risorse) e hanno dovuto iniziare a pagare un affitto e cercare di procurarsi da vivere. Il tutto non è facile perché a poche di queste famiglie rifugiate è stato assegnato un pezzo di terra da coltivare. Inoltre, da quest’ anno molte Ong hanno lasciato l’assistenza e si sono concentrate nella città di Pemba.
Descrizione progetto
Noi suore Comboniane, continuiamo ad essere presenti sia nei campi di reinsediamento, sia nella cittadina di Balama con assistenza alle famiglie rifugiate. A Balama vengono sostenuti progetti di micro-credito e di alfabetizzazione per le donne, viene data assistenza con alimenti, vestiti, coperte alle persone più bisognose, come anziani o ammalati e viene acquistato materiale scolastico per i ragazzi.
Nei campi le persone chiedono alimenti, dato che in questa zona le piogge sono state molto scarse e non si è avuto un buon raccolto, oltre a materiali per il lavoro nei campi. Nella zona di Nampula continuiamo ad essere presenti nel campo di Corrane. Alcune famiglie sono tornate alla loro terra, ma molte altre sono rimaste mentre altre ancora hanno lasciato la città dove non riuscivano più a trovare sostengo e condizioni per vivere e si sono stabilite nel campo.
Anche qui le persone hanno bisogno di alimenti, sapone, coperte durante la stagione fredda, vestiti e materiale didattico. Quando inizia il tempo delle piogge, forniamo anche materiale per il lavoro nei campi. Una delle spese abbastanza alte che abbiamo è quella del combustibile e della riparazione macchina perché le strade per raggiungere i campi sono pessime.
Obiettivi
- Offrire sostegno umano, materiale e spirituale agli sfollati
- Migliorare le condizioni alimentari e sanitarie degli sfollati
Contributo locale
Alcune donne aiutano nella divisione degli alimenti e visitano le famiglie beneficiarie e i malati. Nei campi gli sfollati stessi preparano le liste e controllano durante le varie distribuzioni.
A Corrane un gruppo di 10 attivisti indica le persone malate e anziane che devono essere visitate e seguono periodicamente il loro processo.
Sorella referente: Sr Maria José Lopes da Cunha
Costi del progetto