IL 05 - RICOSTRUIAMO L'AREA GIOCHI DELL'ASILO DI BETANIA
Dove si realizza
Il villaggio biblico di Betania, chiamato in arabo Al-Azareyah (Luogo di Lazaro) è oggi una piccola città araba di Gerusalemme Est, che conta circa 40.000 abitanti (Azareyah/Abu Dish). Fino alla costruzione del “Muro di Sicurezza” (cominciato nel 2004) era considerata un sobborgo di Gerusalemme. Oggi Al-Azareyah si trova nei pressi dell’insediamento israeliano più grande della Cisgiordania: Maale Adumim; i suoi abitanti hanno bisogno di permessi speciali per accedere alla città di Gerusalemme, attraverso due posti di blocco militari.La strategia Israeliana di chiusura dei confini con la chiusura totale di diverse zone, la costruzione del Muro di Sicurezza, denominato “di protezione”, ma usato come muro di “Separazione” e la sospensione “per sicurezza”, dei permessi d’ingresso in Israele ai lavoratori Palestinesi, ha tutt’ora effetti gravi: l’aumento rilevante della disoccupazione palestinese.
Circa iI 28% degli abitanti dei Territori Occupati sono disoccupati ed il 60% delle famiglie vivono in povertà.Inserita in un contesto di massima instabilità politica ed immersa nell’intricato conflitto arabo-israeliano, la comunità di Betania si alza all’ombra del “Muro di Sicurezza” che segna la vita degli abitanti del quartiere e divide in due la comunità e il villaggio. Prima della costruzione del Muro, la maggior parte dei suoi abitanti lavoravano a Gerusalemme. La difficoltà per ottenere i permessi di entrata in città, è alla base di una dura crisi economica e sociale nella zona, aggravata dai problemi di accesso ai servizi educativi e sanitari. La maggioranza degli abitanti di Betania sono musulmani. La piccola comunità cristiana soffre doppiamente le conseguenze di questa situazione, che si protrae nel tempo.
Descrizione del progetto
La scuola materna delle suore comboniane si erge nella zona dei cosiddetti “territori occupati”. L’erezione del Muro di Sicurezza ha portato alla chiusura dell’antica strada che da Gerusalemme portava a Gerico e alla spartizione del villaggio di Al-Azareyah (metà in Israele, metà in Palestina). Questo ha comportato per la maggioranza dei bambini che frequentavano la scuola materna l’impossibilità di continuare a usufruire di questa offerta educativa.
Nella fase terminale della costruzione del muro, con un po’ di “pressione umanitaria” presso i militari israeliani, fu possibile aprire una finestra nel muro perché i bambini potessero passare nel cortile della scuola e completare l’anno scolastico. Si sperava che quella finestra nel muro potesse diventare poi il checkpoint dal quale i palestinesi del villaggio di Al-Azareyah, bambini e non, sarebbero passati per andare a Gerusalemme. In realtà, la “finestra nel muro” (soluzione temporanea) fu chiusa e fino ad oggi anche il posto di controllo che fiancheggia la scuola materna non è in uso, semplicemente è sorvegliato da una pattuglia di militari. Tra le conseguenze negative del muro di “separazione” posto tra Israele e Palestina, non solo c’e l’impossibilità di incontro e di scambio tra i due popoli, ma anche un continuo confronto tra militari e Palestinesi reattivi all’occupazione Israeliana. Questo spesso si concretizza in lancio di sassi o di bottiglie incendiarie contro i check point e lancio di lacrimogeni da parte dei militari.
Lo scontro avvenuto la sera del 6 ottobre, alla vigilia della recente guerra tra Israele e Gaza, ha causato l’incendio nella zona giochi della scuola materna; le fiamme hanno sciolto letteralmente i giochi, annerito le pareti, bruciato il prato artificiale, danneggiato il sistema elettrico dell’aria condizionata. I bambini non hanno ripreso le lezioni nella classe adiacente alla zona giochi poiché lo scenario è ancora desolante.
Gli obiettivi del progetto mirano alla ricostruzione della zona giochi dei bimbi, dove si esercitano attività ludiche, ricreative, sportive, educative e ed eventi all’aperto in primavera e autunno anche con i genitori. Per tal ragione si prevedono i seguenti lavori:
- Rimozione dal pavimento il materiale annerito dall’incendio
- Appianamento del livello del pavimento sconesso a causa del frantumarsi del cemento sottostante il prato artificiale
- Acquisto del prato artificiale per la copertura
- Riparazione del sistema dell’aria condizionata danneggiato: si sono bruciati i condotti elettrici che si collegavano agli apparecchi presenti nella classe adiacente alla zona giochi.
- Riparazione delle finestre della classe i cui vetri per il fuoco si sono rotti
- Pulizia dei muri anneriti e pittura delle pareti
- Riparazione dela tettoia danneggiata dal fuoco
- Acquisto dei giochi andati in fiamme.
Inoltre si è reso urgente anche riparare il muro che costeggia la strada che porta all’asilo che purtroppo è parzialmente crollato a causa dello smottamento del terreno sovrastante dovuto alle piogge. Il muro interessato si trova nella parte che conduce all’entrata della scuola materna e questo sta causando un significativo disagio soprattutto ai bambini e famiglie che devono servirsi di una entrata secondaria presente nel lato opposto spesso ostruita da sassi, molotov e detriti a seguito dei quotidiani eventi di tensione.
Obiettivi
- Ripristino dell'area giochi per permettere ai bambini di tornare a svolgere le diverse attività ludiche, ricreative, sportive, educative che vi si tenevano
- Messa in sicurezza della strada percorsa dai bambini per arrivare all'asilo
Beneficiari
Diretti: 45 bambini dai 3 ai 6 anni
Indiretti: i genitori e la comunità locale
Contributo locale
Il trasporto e il salario degli operai che svolgeranno i lavori per il rifacimento dell'area giochi (per un costo stimato di € 2.000) sarà a carico della comunità locale
Costos del proyecto