LA MERAVIGLIA DEI CAMPI ESTIVI
Da 13 anni le Suore Comboniane organizzano campi estivi nei villaggi beduini. Tutto ebbe inizio nel 2010, quando due villaggi beduini, Al Jebel e Khan Al Ahmar, rischiavano di essere demoliti. Per cercare di evitare ciò, i rabbini per i diritti umani e i capi beduini chiesero alle Suore Comboniane di organizzare un campo estivo in questi due centri.
Da allora, i campi sono stati organizzati ogni anno, coinvolgendo sempre più villaggi, su richiesta dei capi villaggio, delle madri e dei bambini stessi.
Quest'anno abbiamo organizzato nove campi estivi in nove villaggi diversi. A causa delle poche risorse, avevamo pensato di non organizzare il campo in uno dei villaggi, ma i bambini ci hanno implorato in lacrime: "Per favore, per favore non lasciateci. Vogliamo fare il nostro campo estivo. Anche se solo per poche ore." E noi non abbiamo potuto rifiutare.
I campi estivi sono concepiti come attività doposcuola per fornire valori educativi e formativi attraverso giochi, attività manuali e dinamiche di gruppo. Sono un deposito di felici ricordi d'infanzia, di cui sicuramente questi bambini faranno tesoro per anni. Ogni campo è coordinato da due o tre donne beduine, solitamente le maestre dell'asilo, e una suora comboniana. Quest'anno abbiamo anche avuto l'incredibile supporto di 13 ragazze spagnole che sono rimaste con noi per due settimane.
I campi si svolgono nei villaggi beduini nel deserto della Giudea, distanti tra loro e lontani dai centri urbani. Per accedervi è necessario un viaggio medio di un'ora, su strade sterrate accidentate, tra paesaggi desertici, dirupi e ripidi letti di fiumi.
Quest'anno le temperature sono state estreme, i bambini, però, si sono dimostrati instancabili. Non volevano mai smettere. Ci hanno chiesto altre settimane. Più uscite. I bambini hanno sempre dimostrato un dinamismo e una voglia di vivere invidiabili, sia che salissero o scendessero dalle montagne, sia che partecipassero alle attività ricreative, sia che si divertissero un mondo nell'acqua delle piscine o sulle giostre del campo.
Ad Abu Nawar, ad esempio, la partecipazione al campo è stata di circa 80 bambini. Un battaglione! Lì come negli altri campi abbiamo visto meraviglie: danza, creatività, curiosità, amore per le sorelle, arte, scambio di culture, ecc. Ma la meraviglia che vogliamo sottolineare è quella di aver visto con i nostri occhi il frutto degli sforzi e della fatica delle sorelle comboniane che negli anni si sono susseguite nella missione tra i beduini, sogni che si realizzano e nuovi sogni che nascono.
I volti felici dei bambini, la gioia delle mamme e delle sorelle maggiori, il loro entusiasmo nell'attesa di questa iniziativa annuale, danno senso al lavoro, alla fatica e alle risorse investite.
Siamo grate a Dio e a ciascuno di voi per le vostre preghiere, l’amore e il sostegno.
Sr Cecilia e sr Expedita