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LA FELICITÀ IN UN BICCHIERE DI LATTE

LA FELICITÀ IN UN BICCHIERE DI LATTE

Carissimi Amici e benefattori,

è con gioia e con speranza che vi scrivo dallo Zambia. Desidero raggiungervi tutti/e per condividere con voi un po’ dell’esperienza che sto vivendo e delle sfide che mi si presentano ogni giorno. Noi, Suore Missionarie Comboniane, viviamo a Kanyama, Makeni Villa, una delle aree più popolate della periferia di Lusaka, dove si registra un’alta percentuale di disoccupazione, povertà e un accesso molto limitato ai servizi di prima necessità. Molte famiglie vivono con meno di un dollaro al giorno e la fatica quotidiana per avere qualcosa da mangiare è tanta, così come tanti sono i bambini che soffrono la fame e di malnutrizione.

A Makeni Villa, abbiamo un Centro sociale, il St. Daniel Comboni Social Development Centre (SDCSDC), dove accogliamo, durante la giornata, i bambini di strada che non sono mai andati a scuola o che per estrema povertà hanno dovuto lasciarla. Sono bambini e ragazzi dai sei ai diciassette anni, oltre a giovani mamme che vengono per frequentare il corso di alfabetizzazione.

Ogni giorno, alle 8.30, i bambini arrivano al centro con tanta gioia e speranza, e con tutta l’energia caratteristica dei bambini della loro età. Vogliono giocare, scherzare, imparare, cantare. Anche loro sognano come i bambini di tutto il mondo: vorrebbero diventare insegnanti, infermiere, dottori, soldati.... qualcuno sogna anche di diventare Presidente dello Zambia. E noi sogniamo con loro. Ma, oltre a sognare e sperare, cerchiamo anche di aiutarli a crescere, imparare e prepararsi al futuro.

Al centro, ogni giorno, vengono circa 250 bambini. Con alcuni di loro abbiamo formato quattro classi, a seconda del loro livello, per aiutarli a raggiungere un minimo di istruzione e poi re-inserirli nelle scuole governative. Altri bambini vengono riuniti per un’educazione meno formale e imparano inglese, aritmetica e valori quali rispetto reciproco, perdono, collaborazione, giustizia e attenzione all’altro.

Quando sono arrivata in Zambia, nel gennaio dello scorso anno, ho notato che i bambini faticavano a concentrarsi e spesso uscivano dalla classe per andare a bere acqua. Osservandoli maggiormente e parlando con loro, ho scoperto che mangiavano una volta al giorno, verso le sei del pomeriggio. Il loro pasto consisteva in un poco di polenta bianca e di verdura, e a volte succedeva che saltavano anche quel pasto. Ho capito così che bevevano acqua per riempire lo stomaco e calmare la fame

Abbiamo quindi cominciato a comperare un po’ di latte offrendolo ogni tanto al mattino; ma i bambini devono mangiare ogni giorno, non qualche volta! Allora, abbiamo deciso di fidarci della Provvidenza e abbiamo cominciato a dare loro una tazza di latte e tre fette di pane ogni giorno. Loro sono felici. A mezzogiorno mangiano il pane, lo mangiano lentamente, per non farlo finire e poi bevono il latte e vanno a giocare nel campo di calcio, per rientrare dopo un poco e continuare le lezioni. Felici con poco... che per loro è tanto.

Tra pochi giorni sarà Natale. Umilmente vi chiedo di ricordarvi di questi bambini. Per loro il panettone è questo panino che mangiano con il latte… se lo riceveranno ogni giorno, li farà felici.

Desidero augurare a ognuno/a di voi e alle vostre famiglie un santo Natale e un sereno 2025. Il Signore vi ricompensi come solo Lui sa e può fare.

Vi ricordo tutti/e nella preghiera.

 

Sr. Enza Carini